Bulgaria. Euro? No, grazie!

…dopo Polonia e Repubblica Ceca che hanno privilegiato l’attendismo, dopo le ampie reticenze dimostrate dall’Ungheria, anche la Bulgaria dice no…la favoletta dell’euro bene assoluto non funziona più tanto bene…

Bulgaria. Euro? No, grazie!

E fù così che , la Bulgaria, il paese dell’Unione Europea piu’ povero, ma con la politica fiscale virtuosa, ha congelato a tempo indeterminato il progetto di adottare l’euro come moneta.
Si tratta dell’ultimo caso di nazione prudente che prende le distanze da Bruxelles e dalla disastrosa politica Ue, un’ Unione incapace di gestire la crisi dei debiti sovrani, il cui effetto e’ :

• mancata crescita;
• tasse piu’ alte;
• sacrifici per centinaia di milioni di cittadini.

Boyko Borisov (primo ministro dell’ex paese comunista) e il ministro delle finanze Simeon Djankov hanno inoltre spiegato che, la decisione di non andare avanti con il piano strategico a lungo termine di adozione dell’euro, arriva in risposta al deterioramento delle condizioni economiche e alla crescita dell’incertezza sulle prospettive della Ue.
Ugualmente importanti, il decisivo cambio di atteggiamento della pubblica opinione, dove e’ il terzo anno consecutivo in cui sono in vigore misure di austerity.
“Il vento e’ cambiato, sia per cio’ che pensiamo noi al governo sia tra la gente… In questo momento, non vedo alcun beneficio dall’ingresso nell’eurozona, solo costi”, ha detto il ministro delle finanze Djankov. “I cittadini giustamente vogliono sapere chi dovremo salvare (dal collasso) quando entriamo nell’euro; e’ troppo rischioso per noi ed inoltre non e’ certo quali siano le regole ne’ come potranno cambiare tra un anno o due”.

Un sussulto di dignità dunque ed uno schiaffo all’ Eurolandia….. Imparate gente, imparate.

da: Confederatio – Comunità di Popolo

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